DORMIRE: TEMPO PERSO O MIGLIOR INVESTIMENTO A COSTO ZERO?

L’argomento  che voglio affrontare oggi  è un argomento che ha molteplici aspetti legati alle salute ed al benessere delle persone: il dormire.

Dormire è una fase della vita molto importante, tant’è che si stima che nella vita di una persona oltre un terzo del tempo è dedicato al dormire.

Nonostante ciò, il sonno per una gran parte delle persone è percepito come una “perdita di tempo” o come qualcosa che può essere tranquillamente messo in secondo piano se non addirittura bypassato.

Quindi la percezione di una parte della popolazione sull’importanza del sonno è molto influenzata dalla frenesia logorante dei tempi sempre più stretti della quotidianità.

Sfortunatamente questa percezione, anche se involontariamente, ha una influenza negativa anche nei bambini.

Ricordo che quando io ero ancora in età pre-teenager, il programma più atteso era quello che veniva trasmesso tra le 20:30 e le 21:00 in RAI 1: CAROSELLO.

Se tu che stai leggendo hai un’età tra i 40 ed i 50 sicuramente te lo ricorderai.

Da parte mia non potrò mai dimenticarlo (ahimè sono già oltre i 50 anni!) perché finito il Carosello si doveva andare a dormire.

Non vi era nessuna possibilità di replica perché il giorno dopo si doveva essere svegli bene per la scuola.

Purtroppo ora i bambini dormono sempre meno e tale situazione è sicuramente  una conseguenza della vita frenetica e stressata dei genitori.

La grave situazione, purtroppo in aumento anno dopo anno, è stata evidenziata in un articolo di Repubblica uscito in data 4 aprile 2017 intitolato “Generazione vampiri, i bambini che non dormono mai”.

In questo articolo si denuncia la situazione che è stata riscontrato in Gran Bretagna, infatti rispetto agli ultimi 10 anni, è triplicato il numero dei ricoveri in ospedale per scarsa qualità del sonno dei bambini sotto i quattordici anni.

Nello stesso periodo sono anche decuplicate le prescrizioni della melatonina, ormone che regola il ciclo sonno-veglia.

Le cause, secondo Alberto Villani, presidente della Società Italiana di pediatria, sono da ricercare sostanzialmente in due motivazioni: l’organizzazione familiare e l’uso smodato della tecnologia.

I bambini e gli adolescenti appartengono a fasce di età a cui mai si penserebbe di incontrare tale tipologia di problematica.

Si può quindi immaginare quale sia per molti adulti  la percezione dell’importanza del sonno e del riposo notturno.

In maniera sistematica vengono infatti pubblicati studi scientifici dove si spiega l’estrema importanza di un corretto riposo.

Con la parola corretto si intende un insieme di situazioni che lavorano, anche se non visivamente, in sinergia tra loro perché è sufficiente che uno solo di essi non sia nella giusta misura ed il riposo non potrà risultare rigeneratore nella maniera corretta, innescando una reazione a lungo termine devastante.

Se ciò avviene anche solamente per alcune notti, si inizia un processo distruttivo a livello cellulare all’interno del cervello.

Infatti secondo una ricerca italiana, eseguita dai ricercatori dell’Università Politecnica delle Marche , si è osservato che quando il cervello è sottoposto alla privazione del sonno,  si distrugge una quantità di neuroni e connessioni sinaptiche, e un sonnellino pomeridiano per recuperare non è sufficiente.

(fonte:  The Journal of Neuroscience )

Per poter meglio capire i danni provocati dalla mancanza di sonno, conclusioni a cui sono arrivati i ricercatori italiani, bisogna capire almeno un processo fondamentale che avviene nel cervello di tutti noi.

Il sistema nervoso è formato da neuroni e da cellule chiamate gliali.

Ne esistono di vari tipi e tra questi ve ne sono di due tipi che hanno ruoli fondamentali per il mantenimento e lo sviluppo delle connessioni sinaptiche del cervello. 

Tali cellule sono chiamate microgliali, con il compito di nutrire e proteggere i neutroni attivi e di eliminare quelli morti, e gli astrociti che invece hanno lo scopo di smaltire le connessioni sinaptiche morte aggiornando le nuove.

Tali cellule si attivano di notte durante il sonno ma i ricercatori italiani hanno constatato che si attivano anche quando il cervello viene privato del sonno.

In tal caso però l’attività di “pulizia” viene portata avanti in maniera indiscriminata provocando così la distruzione di neuroni e di connessioni sinaptiche che sono totalmente funzionanti.

Le attività sfrenate di tali cellule sono state collegate dai ricercatori alle malattie neurodegenerative e all’Alzheimer.

A fronte di quanto viene riportato nell’articolo del TGCOM24, il gruppo di ricercatori guidato da Michele Bellesi ha fatto emergere che il cervello sottoposto a insonnia cronica inizia a diventare cannibale, mangiando i propri neuroni: ”Abbiamo dimostrato per la prima volta che porzioni di sinapsi vengono letteralmente mangiate dagli astrociti a causa della perdita di sonno”, ha spiegato Bellesi.

Ecco quindi arrivati al punto focale di questo articolo: se non si dorme a sufficienza, nel lungo periodo si hanno gravi conseguenze come:

X  Voglia di mangiare in eccesso e fame nervosa

X  Aumenta il rischio di incidenti

X  Il sistema immunitario si indebolisce

X  Incontrollabilità emotiva

X  Si diventa fisicamente meno attraenti

X  Indebolimento del tessuto cerebrale

X  Problemi di concentrazione e di memoria

X  Aumenta il rischio di ictus

X  Rischio di obesità

X  Aumenta il rischio di cancro

X  Malattie cardiache

X  Speranza di vita più breve

Quindi il dormire, a differenza di ciò che alcuni pensano, potrebbe essere ritenuto il miglior investimento a costo zero della propria vita, sei d’accordo?

OK. Ma se io ho il problema di carenza di sonno, e non vorrei assolutamente rinunciare al mio caffè quotidiano, come posso dormire meglio senza dover obbligatoriamente fare uso di farmaci che provocano tutti degli effetti collaterali che possono durare anche molti anni ?

Se tu  stai leggendo queste righe sicuramente sei una persona che beve giornalmente il caffè e forse anche più di uno.

La risposta potrebbe proprio essere trovata attraverso l’uso quotidiano del tuo caffè sostituendolo con un BUON CAFFÈ.

Incredibile vero?  

Seguimi e capirai il perchè  La Caffetteria del Benessere può aiutarti a fare questo.

Vedi il nostro cervello, come già sicuramente sai, è un organo del nostro corpo estremamente complesso e ancora non del tutto esplorato.

Il cervello è l’organo che comanda tutto ciò che noi facciamo, sia fisicamente che mentalmente.

Niente succede se non attraverso un segnale partito direttamente dal nostro cervello.

Conseguentemente ogni singola fibra del nostro corpo è costantemente collegato e monitorato dal cervello verificando lo stato in cui si trova, mettendo poi azioni correttive quando lo ritiene necessario. Una di queste azioni è proprio il sonno, un’azione difensiva di vitale importanza per gli studiosi che da decenni studiano e sperimentano su questo delicatissimo argomento.

Le ricerche hanno dimostrato che esiste un neuro trasmettitore che il nostro fisico, durante la giornata, invia costantemente al cervello e più il nostro corpo è sotto stress e/o affaticato dall’attività lavorativa o da esercizio fisico, più quantitativo ne viene inviato al cervello.

Questo neuro trasmettitore è stato catalogato dagli studiosi come “La sostanza da cui si genera il sonno”: l’ ADENOSINA

Quando il cervello ritiene perciò che il livello di adenosina abbia raggiunto la soglia di allarme, inizia a mettere in campo tutta una serie di azione per fare in modo che venga recepito la necessità di dormire.

Ti stai certamente chiedendo cosa centra questo con il caffè?

Centra eccome, visto che la caffeina, elemento più influente sulla cattiva reputazione del caffè, è ciò che contrasta l’effetto della adenosina. 

Ecco quindi la ragione per cui, scritture, scienziati, sperimentazioni,  viene consigliato di assumere caffeina dopo le 15:00.

Vi sono opinioni anche discordanti tra i vari scienziati e nonostante ve ne siano veramente tante su tale argomento, tutti però sono d’accordo nell’affermare che ogni fisico reagisce in maniera differente alla caffeina, come per qualsiasi altro elemento che il nostro fisico viene a contatto.

Non ho le competenze di DNA nè tantomeno di Epigenetica per addentrarmi nei differenti perchè questo accada, sta di fatto però che tutti ne siamo consapevoli.

Quindi se stai ancora  leggendo vuol dire soltanto 3 cose:

1° –  se dormire 8 ore è realmente un investimento o una perdita di tempo

2°  –  sei un appassionato di caffè e desideri meglio capire fino a che punto tu puoi usufruire di questa deliziosa bevanda senza intaccare la tua salute

3 –  vuoi essere sicuro che l’eventuale aumento della tua bevanda preferita non possa influenzare negativamente sul tuo riposo notturno

Alla prima dovrei avere già largamente risposto a questo tuo quesito e cioè ritienilo un indispensabile investimento a costo zero per la tua salute psicofisica.

Alla seconda, se la tua preoccupazione è l’innalzamento della pressione, ti posso rispondere con un articolo pubblicato il giorno 8 gennaio 2023 nella rivista Nutrients appartenente alla associazione di riviste ad accesso libere chiamata MDPI

Tale articolo è stato poi reso noto da “La Repubblica” il giorno 30 gennaio 2023 dove si informa il riasunto delle conclusioni della ricerca denominata Brisighella Study  realizzata da studiosi dell’Università di Bologna e dell’IRCCS Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna – Policlinico di Sant’Orsola.

Ecco la conclusione dell’articolo di Nutrients:

“Sulla base delle nostre osservazioni, i bevitori regolari di caffè dichiarati hanno una pressione arteriosa periferica (PAS, PP) e aortica (PA centrale e PP) significativamente più bassa rispetto ai non bevitori di caffè. Tuttavia, il consumo di caffè auto-riferito sembra non essere significativamente associato ai parametri di rigidità arteriosa. Pertanto, i nostri dati supportano l’effetto complessivamente positivo del consumo di caffè sui profili di rischio cardiovascolare della popolazione italiana generale”

Per quanto riguarda la terza domanda, ho bisogno che tu mi segui attentamente ancora per un attimo perchè ti porterò a conoscenza di qualcosa che, purtroppo, molti appartenenti alla comunità scientifica non sono ancora pronti ad accettare, nonostante vi siano  migliaia di anni di tradizione ed oltre 1600 studi fatti sulle persone.

L’affermazione forte che ti sto per fare riguarda uno dei componenti aggregati all’interno della Caffetteria sotto forma di estratto secco, anzi il componente più importante in assoluto, quello che mi permette a me, che non sono medico e non ho studi farmaceutici, di affermare che a mia moglie Iris ed a me ha cambiato la vita:

Ganoderma Lucidum.

Come ti dicevo poco fa, esiste una letteratura enorme su questo fungo millenario (se ne hanno traccio dell’esistenza da oltre 4000 anni nella Cina ed in Giappone).

Risulterebbe quindi molto dispersivo addentrarmi nei 200 principi attivi riconosciuti che ha questo fungo. Quindi prendo riferimento solo all’elemento che in questo articolo è di fondamentale importanza: l’adenosina.

Infatti, tra i principi attivi che si sono rilevati nel Ganoderma Lucidum, risulta esservi una quantità estremamente elevata di adenosina naturale.

Diversi studi hanno evidenziato che la caffeina è un’antagonista all’adenosina.
Siccome l’adenosina è un neuro trasmettitore inviato dal nostro copro durante la giornata al cervello, informandolo sulla nostra situazione energica.
Se tale adenosina viene parzialmente inibita dalla presenza della caffeina, il cervello non percepisce la stanchezza che il nostro corpo sta raggiungendo, e conseguentemente non attiva i sistemi per fare arrivare il sonno.

Se noi riusciamo a neutralizzare la caffeina che ingeriamo assieme al nostro caffè, tale caffè non andrebbe ad intaccare tutti i sistemi comunicativi tra corpo e cervello, giusto?

Spiegandolo ovviamente nell’unica maniera in cui io sono in grado di fare, non essendo nè medico nè farmacista, questo è quello che verosimilmente accade ogni volta che assumo il mio caffè da oltre 8 anni, in quanto con ogni porzione di caffè assumo anche 200mg di estratto secco di Ganoderma Lucidum.

Caffenoproblem è il Blog dove puoi trovare informazioni importanti che possono aiutarti a trovare le risposte che ti aiutano ad indirizzarti verso soluzioni legate all’uso del caffè.

La Caffetteria del Benessere Made in Italy, formulata da un supporto di medici esclusivamente italiani, offre soluzioni per coloro appassionati di questa bevanda.

Hai domande o commenti su questo articolo?

Scrivimi sotto e sarò molto contento di risponderti al più presto.

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Ti lascio con il mio motto:

“Ricorda che la vita è bella, ma con un BUON caffè migliora!”

A presto.

Daniele

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