Non si può certamente mettere in dubbio che le sperimentazioni abbiano permesso lungo i secoli di scoprire cose straordinarie.
Ho usato volutamente la parola “cose” in quanto si può spaziare dalla medicina alla matematica, dalla chimica alla psicologia, fino ad arrivare all’allenamento fisico o alla nutrizione e integrazione.
Come la storia ci ha tramandato, le sperimentazioni hanno permesso di scoprire la cura per la TBC, la peste, il vaiolo e tantissime altre cure.
Sono state scoperte medicine come la penicillina che ha cambiato radicalmente le cure dell’intero mondo salvando migliaia e migliaia di vite umane.
Le malattie elencate poc’anzi non sono state debellate dall’oggi al domani, ma tutt’altro.
Durante il tempo in cui i ricercatori tentavano disperatamente di trovare un rimedio, le vite umane perse lunga la strada penso possano essere solamente stimabili in milioni di individui.
Il flagello del secolo attualmente riconosciuto a livello mondiale è sicuramente il cancro, in tutte le sue macabre sfaccettature, ma nonostante questo non è il cancro che semina attualmente più morti al mondo.
Il primato spetta purtroppo a quel gruppo di malformazioni che sono legate alla funzionalità del cuore: le cosiddette malattie cardiocircolatorie o in gergo medico cardiopatie.
Sembra quasi impossibile eppure gli ultimi dati rilasciati sulle stime dei decessi nel sito della Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) (https://www.who.int/news-room/fact-sheets/detail/the-top-10-causes-of-death#) mostrano che il 54% dei 56,9 milioni di decessi del 2016 risulta dovuto alle prime dieci cause di morte qui di seguito identificate nel diagramma estrapolato dal sito dell’Oms:
- Al primo posto troviamo le cardiopatie e gli ictus ischemici ritenuti i principali killer del mondo
- Al secondo posto si trova l’ictus
- Al terzo posto sono state posizionate le problematiche legate all’apparato respiratorio ovvero la broncopneumopatia cronica
- Al quarto posto troviamo invece le infezioni delle vie respiratorie
- I decessi dovuti a Alzheimer o altre demenze sono diventati la quinta causa principale di morte
- Il cancro (ai polmoni insieme a trachea e bronchi) lo troviamo solamente al sesto posto
Di seguito poi troviamo il problema del Diabete (che solo lui ha ucciso 1,6 milioni di persone nel 2016), gli Incidenti Stradali, le malattie diarroiche (incredibile ma si muore ancora molto anche per questo) ed infine ancora oltre 1 milione di persone perdono la vita per la tubercolosi.
Ma perché ti dico questo?
Vedi dietro a sperimentazioni riguardanti la salute delle persone, esistono quasi sempre i grandi colossi delle case farmaceutiche le quali, permettendosi budget elevati, hanno interessi economici a trovare il miglior farmaco possibile per la risoluzione della patologia.
Nonostante i budget di questi colossi, i tempi per raggiungere l’obbiettivo, però, sono sempre imprevedibili.
Lo dimostra che ancora oggi non esiste una medicina “vera e propria” per la soluzione del cancro.
Ma oramai tutti siamo a conoscenza dell’esistenza in natura di forme di vita che possono migliorare la salute delle persone.
Non ti sei mai chiesto il perchè non si fanno sperimentazioni massicce su alcuni di tali elementi naturali?
La realtà è ovviamente molto più complessa ed intrigata di come l’ho espressa qui, evidentemente da profano “sempliciotto” ed inesperto quale sono, sia di sperimentazioni che tutto quello che circonda la medicina e la biologia.
Ma se sei qui a leggere questo mio articolo, sicuramente sei un amante del caffè oppure sei un curioso come spesso mi capita di essere io stesso quando vengo completamente carpito dal titolo di un capitolo di una qualsiasi rivista (quasi sempre riguardante scienza o tecnologia)
Ora, parlando di caffè, se sei un bevitore seriale come mi piace definirmi, sai perfettamente che la nostra bevanda preferita è al secondo posto al mondo solamente dopo l’acqua.
Quante sperimentazioni sono state eseguite su questo chicco magico?
Difficilmente si riesce a risalire al numero esatto…sei d’accordo con me?
Sicuramente lo sarai sul fatto che il giro di affari ruotante attorno al chicco più desiderato al mondo è impressionante.
Secondo i dati che si trovano nella rete, sembra che in Italia nel 2016 si aggirava intorno ai 5 miliardi, mentre il 2018 sembra avere chiuso con oltre 6,6 miliardi.
Ora, con il ragionamento logico che guida la sperimentazione, vale la pena o no eseguire ancora sperimentazioni in modo da apportare sempre più convinzioni e rassicurazioni che il caffè fa bene alla salute delle persone?
Se guardi il giro di affari probabilmente sai dare la risposta corretta!
Ricorda però la domanda che ti ho appena fatto perchè tra poco te ne farò una molto simile con differente protagonista.
Parliamo ora della presa di posizione di molti medici sull’argomento generale degli integratori.
L’argomento apre un mondo piene di “crepacci” a volte invalicabili.
Sì perchè spesso le risposte negative verso tale argomento vengono supportate dal fatto che “vi sono insufficienti evidenze mediche che il loro uso migliorino la salute delle persone!”
In effetti i medici si appoggiano solo ed esclusivamente su cosa viene effettivamente testato, così come da linee guida del Sistema Sanitario Italiano: prima di immettere nel mercato un farmaco deve essere passato attraverso la filiera dei test per identificare eventuali controindicazioni per bambini e/o adulti.
Introduciamo ora un argomento nuovo: Micologia
Che cosa è?
La Micologia, come viene classificata dai dizionari italiani, (http://www.treccani.it/enciclopedia/micologia/) è strettamente scientifica, comprende la conoscenza della loro morfologia, fisiologia, ecologia, citologia, genetica e tassonomia dei funghi.
All’interno del Portale della Micologia (https://it.wikipedia.org/wiki/Portale:Micologia) leggiamo che:
“La Micologia è una branca delle scienze naturali che si occupa dello studio dei funghi .
Il suo campo di indagine è quello del vasto regno dei Fungi, che comprende organismi più o meno visibili ad occhio nudo, e più o meno complessi.
Essa è una scienza in continua evoluzione, che affronta oltre agli aspetti tassonomici, quelli macroscopici e microscopici di organismi che appartengono ad un regno di esseri viventi distinto sia dalle piante che dagli animali.”
Per quale motivo ti dico questo?
Perchè i funghi meriterebbero molta più attenzione da parte di chi si prodiga per tentare di migliorare e di allungare la vita delle persone.
Sto parlando ovviamente di quelle persone che sponsorizzano con fondi le sperimentazioni, non dei ricercatori: loro saprebbero bene cosa e per quanto tempo investire i loro sacrifici!
Sì perchè vedi, nonostante che i funghi hanno portato molti episodi nefasti nelle popolazioni, portandosi quindi un nominato assolutamente negativo nella mentalità dell’opinione pubblica, oramai oggigiorno sappiamo molto bene che i funghi commestibili fanno bene alla salute avendo al loro interno vitamine, sali minerali e molto altro.
La maggior parte dei funghi però li dobbiamo cuocere e quindi molte proprietà spariscono con la cottura.
Esistono in natura però una serie di funghi (alcuni commestibili, altri no) che vantano il nome di medicinali o medicamentosi.
Uno di questi funghi, tramandato dalla storia documentata di scritti da oltre 4000 anni, era soprannominato “Il fungo dell’immortalità” per le sue proprietà talmente importanti che inducevano gli Imperatori Cinesi a pagarlo letteralmente a peso d’oro in quanto era riservato esclusivamente a loro.
Il suo nome scientifico è Ganoderma Lucidum, in Giappone conosciuto come Reishi ed in Cina come Ling Zhi.
Esistono oltre 1400 studi sulle persone, che hanno oramai largamente confermato le varie proprietà medicamentose tramandati da tutti gli scritti lasciati lungo i secoli di storia, con grandi testimonianze di miglioramento al sistema immunitario delle persone.
Da questi studi sono scaturiti centinaia di scritti, ma nonostante questo molti membri dell’associazione medici italiani affermano che, non essendovi sufficienti prove a supporto di queste che loro chiamano “teorie”, preferiscono affidarsi alla medicina tradizionale, cioè ai farmaci.
Se molti appartenenti alla classe medica afferma questo, probabilmente qualche ragione vi sarà, tu non credi?
Quindi possiamo pensare che è abbastanza veritiera l’affermazione sulla mancanza di “evidenza scientifica appropriata” sulle proprietà di tali funghi.
Ecco quindi che la domanda, molto simile a quella eseguita poc’anzi, sorge spontanea:
Avendo così uno storico tramandato da millenni, come mai non vengono investiti fondi per eseguire sperimentazioni massicce sui funghi medicinali?
Tali sperimentazioni potrebbero confermare quanto arrivato ai giorni nostri tramite i manoscritti (o non confermarli!) ed in caso di esito affermativo preparare protocolli sanitari per la classe medica da prescrivere tranquillamente ai pazienti nelle formule più appropriate per le terapie mirate ai singoli pazienti.
Io mi permetto di dare la mia risposta: semplice, ma ritengo condivisibile da molti, almeno nel concetto!
Le sperimentazioni sulle persone, per essere sufficientemente affidabili (ciò significa che gli eventuali effetti collaterali debbano essere a prescindere sotto controllo della classe medica!) hanno bisogno di molto tempo e quindi investimenti monetari molto importanti.
Tutto questo però con l’unico scopo di confermare quanto già si conosce da centinaia o migliaia di anni: un prodotto che si trova in natura fa molto bene alla salute delle persone.
Dove sarebbe il ritorno dell’investimento se il prodotto si trova in natura?
Il mio obbiettivo è quello di farti riflettere sulle due domande qui eseguite: io ci ho già riflettuto come hai letto.
Se sei arrivato a leggere fino qui, sicuramente sei un grande appassionato di caffè e per questo ti voglio informare che all’interno del caffè (tra l’altro buonissimo!) che in famiglia usiamo in quantità industriale vi è l’estratto secco di Ganoderma Lucidum, nella quantità più alta in assoluto attualmente sul mercato (dichiarata in etichetta con 200 mg oppure 400 mg a porzione, a seconda se in capsule, moka, solubile o in cialda con carta di riso).
Nel caffè solubile vi sono anche altre erbe officinali con grandi proprietà e puoi leggere qui nel blog gli articoli che parlano di loro.
Daniele
P.S.: Se desideri lasciarmi le tue impressioni, i tuoi commenti o vuoi farmi delle domande a riguardo, scrivimi qui di seguito.